sentimenti coerenti con clima tristezza
Quarantena

Momenti di ordinaria tristezza: riflessioni dalla quarantena

UNO DEI SENTIMENTI PIU’ COERENTI CON IL CLIMA DI QUESTO TORMENTATO PERIODO: LA TRISTEZZA. EPPURE ESSA E’ RIFIUTATA, NEGATA, COME SE NON POTESSIMO PERMETTERCI MAI DI ESSERE TRISTI.

In questi giorni di isolamento mi è capitato di riflettere molto su alcuni aspetti della nostra vita, ora che è stravolta rispetto alla consuetudine. Ho pensato ai momenti di condivisione e vicinanza a cui stiamo assistendo e partecipando dai balconi di casa. Musica, canti, balli e tanti arcobaleni colorati che inneggiano alla vita e alla speranza. Ammetto che dopo i primi momenti commoventi e talvolta divertenti, ho iniziato a non affacciarmi più sul balcone. Invidio per certi aspetti i miei vicini che invece sembrano non perdersi d’animo e tutte le sere continuano ad allietare la via con la loro musica ad alto volume, incitando tutti a uscire.

La verità è che l’incertezza di questo tempo, di quanto ancora durerà, a volte mi fa sentire molto triste.

Sento l’impotenza di fronte a qualcosa più grande di me, di noi tutti. Non voglio dire che ho perso le speranze, ne coltivo sempre un po’ di riserva per i momenti più difficili. Però mi accorgo che questo distacco dalla mia vita quotidiana così come era fino a qualche settimana fa sta iniziando a pesarmi.

Il problema non è la noia: ho comunque sempre molte cose da fare e quando decido di oziare lo faccio con la serenità di chi sa accettare l’inattività. Sono una sostenitrice della pigrizia da parecchi anni ormai. Quello che mi colpisce è la mia reazione emotiva a questo evento, questi attimi in cui mi sento smarrita e senza punti di riferimento. Avevo in serbo alcuni grandi progetti per i prossimi mesi e al momento non so neanche se saranno realizzabili come previsto o dovranno essere rimandati. Nulla di grave, sia chiaro. A quasi tutto si pone rimedio.

Ma le energie che avevo investito adesso sono in stand-by, racchiuse in scatoloni a prendere polvere nello sgabuzzino.

Quindi è questo che mi fa resistere dall’uscire sul balcone a cantare la sera. Questo sentimento di sconforto che durante il giorno mi prende e che sono sicura sia comune a molti, forse tutti. Ce la faremo, andremo avanti e supereremo questo brutto periodo. Di questo non dubito, neanche per un istante. Ma forse è anche realistico e “sano” confrontarsi con la realtà e cedere ogni tanto ad una naturale tristezza.

La tristezza è uno dei sentimenti più coerenti con il clima di questo tormentato periodo: perché negarla?

“Se c’è una cosa che mi fa spaventare del mondo occidentale è questo imperativo di rimuovere il dolore” Brunori Sas https://www.youtube.com/watch?v=k7q1ozJNLFk&list=RDk7q1ozJNLFk&index=1